Sono stati rinviati a giudizio
dal gup distrettuale di Catanzaro, Paola Ciriaco, quattro dei
cinque indagati dell'operazione "Demetra" sull'autobomba che a
Limbadi, il 9 aprile del 2018, provocò la morte di Matteo Vinci,
di 42 anni, ed il ferimento del padre Francesco, di 70.
Il rinvio a giudizio riguarda Domenico Di Grillo, di 72 anni;
la moglie, Rosaria Mancuso (64); il genero, Vito Barbara (29) e
la figlia Lucia (30). La quinta indagata, Rosina Di Grillo, di
39 anni, anche lei figlia di Domenico Di Grillo e Rosaria
Mancuso, ha optato per il giudizio abbreviato ed il processo a
suo carico é stato fissato per il prossimo mese di ottobre.
Il dibattimento per i quattro rinviati a giudizio avrà inizio
il 17 settembre.
I genitori di Matteo Vinci, il padre Francesco e la madre,
Rosaria Scarpulla, si sono costituiti parte civile.
Secondo quanto é emerso dall'inchiesta, il movente
dell'uccisione di Matteo Vinci sarebbe da collegare ad una
vendetta per questioni d'interesse.
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