C'è la Calabria, seguita da Campania e
Sicilia, al top del sommerso in Italia, con un terzo
dell'economia 'in nero' prodotta dal Mezzogiorno in cui prevale
la componente del lavoro irregolare. Ma il peso delle
sotto-dichiarazioni fa sì che Lombardia, Lazio e Campania, con
economie più pesanti, contribuiscano per più di un terzo al
sommerso complessivo dell'Italia.
E' quanto emerge dalla Relazione sull'evasione fiscale e
contributiva allegata alla Nadef. Le stime sono di un'incidenza
del sommerso, in percentuale del valore aggiunto, pari a 20,9
per la Calabria, 20 per la Campania, 19,2 per la Sicilia, 19 per
il Mezzogiorno, con componente principale del sommerso data dal
lavoro in nero, rispetto a una media italiana del sommerso al
13,8%.
Il Lazio si situa al 13,13, con una prevalenza di
sotto-dichiarazioni, mentre le aree più virtuose, sotto la media
nazionale, sono le province autonome di Bolzano e Trento, il
Nordovest, il Nordest.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA