Decine di carri funebri,
alcuni con la bara all'interno, stazionano davanti al Consiglio
regionale della Calabria per la protesta degli impresari delle
agenzie di onoranze funebri calabresi. Alla base della protesta
la mancata approvazione della legge di riordino del settore dopo
l'abrogazione della legge 22/18, impugnata in alcune parti dalla
Corte Costituzionale. Il nuovo testo, che ha modificato le parti
contestate dalla Consulta, dopo l'approvazione nelle commissioni
Sanità e Bilancio del Consiglio regionale, non è stato ancora
approvato dall'assemblea, nonostante sia stato inserito più
volte tra i punti all'ordine del giorno. "Ci sono alcuni
politici che fanno ostruzionismo su questo nuovo testo - afferma
Rocco Caliò, portavoce e rappresentante del Cosfit, Comitato
spontaneo onoranze funebri italiane -. Non sappiamo e non ne
capiamo il motivo. Oggi siamo solo una parte delle tante imprese
funebri calabresi, ma siamo pronti a venire tutti qui davanti al
Consiglio e bloccare l'intera città".
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