"Non sono credente, ma nel mio
lavoro ho sempre cercato di trasmettere la fede. Quella fede che
un giorno, ne sono certo, incontrerò". É la "confessione" fatta
da Paolo Mieli, giornalista e storico, nel corso dell'incontro
nella Basilica dell'Immacolata di Catanzaro sul tema "Fede e
storia" nell'ambito della rassegna "Maieutikè, tra cielo e
terra", organizzata dall'Arcidiocesi metropolita e da Entopan.
Mieli, nel suo intervento, ha detto di auspicarsi "punti
d'incontro tra chi crede e chi non crede per creare un mondo
migliore". L'Arcivescovo metropolita, mons. Vincenzo Bertolone,
ha detto che "ascoltare la voce di Paolo Mieli può aiutare a
capire la bontà della fede, che illumina la stessa storia degli
uomini. La storia é maestra di vita e quando lo storico afferma
che la Luce di Cristo ha composto tanti conflitti e illuminato
gli uomini, é quanto di più bello io possa sentire". Mieli ha ha
anche avuto un incontro con i presbiteri, che mons. Bertolone ha
definito "entusiasmante e brillante".
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