/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Discarica abusiva sequestrata a Cosenza

ambiente

Discarica abusiva sequestrata a Cosenza

Area di 5000 metri quadri situata lungo il fiume Crati

COSENZA, 02 gennaio 2020, 11:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

I carabinieri forestale, con il supporto del Nipaaf, il Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Cosenza, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip di Cosenza, di una discarica abusiva di 5000 metri quadri a margine del Fiume Crati. L'area è situata in una zona abitata in località "Petrara", tra via Fratelli Sprovieri e via Giovanbattista Lupia, e veniva gestita da due persone che smaltivano all'interno di tutto. I due sono accusati di attività di gestione non autorizzata di rifiuti speciali. I carabinieri, nel corso di indagini coordinata dalla Procura di Cosenza, hanno accertato anche la responsabilità di altre quattro persone, titolari di varie attività commerciali, che traendone un vantaggio economico e senza la benché minima attività di differenziazione dei loro rifiuti per l'avvio a recupero, ne avevano affidato lo smaltimento a persone non autorizzate con il conseguente abbandono incontrollato nell'area.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza