L'ex responsabile anticorruzione
della Regione Calabria Maria Gabriella Rizzo, di 59 anni, sarà
processata l'8 aprile con il rito abbreviato nell'ambito
dell'inchiesta su presunte irregolarità nella gestione dei bandi
finanziati da fondi comunitari per il supporto al turismo. Il
gup di Catanzaro Paola Ciriaco, su richiesta del pm Graziella
Viscomi, ha poi disposto il rinvio a giudizio - il processo
inizierà il 25 marzo - dell'imprenditrice Laura Miceli (68), di
Spilinga, di Antonio Tolomeo (40), di Catanzaro, componente la
commissione incaricata alla vigilanza sul "Finanziamento di
Piani di investimenti produttivi" e di Deborah Valente (50),
cosentina ma residente a Tropea. Le indagini portarono nel 2018
agli arresti domiciliari Rizzo e Miceli, imputate di corruzione
e falsità ideologica. Secondo l'accusa, la dirigente regionale
avrebbe comunicato all'imprenditrice informazioni non ancora
divulgate su bandi non pubblicati, fornendo, tra l'altro anche
consulenze in cambio di soggiorni vacanze e regali.
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