E' iniziata in questi
giorni la prima campagna di prospezioni subacquee dei fondali
antistanti il lungomare di Reggo Calabria per la.tutela del
patrimonio culturale sommerso. L'iniziativa nasce dalla
necessità di potenziare le azioni a tutela della legalità in
materia di beni culturali sommersi, attraverso la prevenzione e
il contrasto ai fenomeni di danneggiamento e trafugamento del
patrimonio culturale, ravvisata dal Segretariato regionale del
MiBACT per la Calabria, nella persona di Salvatore Patamia,
d'intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e
Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la
provincia di Vibo Valentia, con. Fabrizio Sudano, delegato del
direttore generale a Federica Galloni.
Le attività operative, espletate con il coordinamento sul
territorio dal Comando provinciale dei carabinieri di Reggio
Calabria, dai carabinieri del Nucleo subacquei di Messina, con
una motovedetta e l'aliquota subacquei, e dalla sezione
Addestramento del Centro Carabinieri Subacquei di Genova
(operatori ROV e Side Scan Sonar), consistono nella prospezione
strumentale dei fondali - fino a 300 m di profondità - con Side
Scan Sonar, relativa verifica dei target di interesse mediante
l'ausilio del ROV e nella successiva verifica visiva, alle
profondità consentite, da parte dell'Aliquota Subacquei Messina
e del Funzionario Archeologo subacqueo. Il ROV "Pluto" è stato
aggiornato, in base alle esigenze operative richieste dal
MiBACT, dotandolo di strumentazione elettronica di ultima
generazione quale il Side Scan Sonar e il sistema GPS di
tracciamento. Dispone, inoltre di due sonar per ricerca e
identificazione target, due videocamere ad alta definizione ed
una standard.
Le operazioni sono condotte sotto la direzione scientifica
del funzionario archeologo subacqueo Alessandra Ghelli con la
presenza dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale
di Cosenza al comando del capitano Bartolo Taglietti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA