(ANSA) - TAURIANOVA (REGGIO CALABRIA), 25 MAG -
Il marito, boss della 'ndrangheta, è in carcere ristretto da sei
anni in regime di 41 bis con una condanna definitiva per
associazione mafiosa da scontare ma lei percepiva il reddito di
cittadinanza. Accade a Taurianova, nel reggino, dove i
carabinieri, coordinati dalla Procura di Palmi diretta dal
Procuratore Ottavio Sferlazza, hanno scoperto 18 "furbetti" che
usufruivano del sussidio pur non avendone diritto. L'erogazione,
che ha provocato un danno erariale di 50 mila eurom è stata
subito interrotta dall'Inps
La consorte del boss aveva dimenticato di segnalare che
nel suo nucleo famigliare era presente il marito ma nelle maglie
dei militari della Compagnia di Taurianova sono finiti anche
cittadini che lavoravano "in nero", pur intascando il reddito,
in bar, ristoranti o in cantieri, ma anche un gestore di una
officina meccanica abusiva, con diverse auto in attesa e un
parrucchiere che intascava il beneficio pur lavorando
regolarmente anche se aveva formalmente chiuso l'attività 4 anni
fa.
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