Ha risposto a tutte le domande del
Gip e del pm nel corso dell'interrogatorio di garanzia cui é
stato sottoposto in carcere, fornendo una propria versione dei
fatti, Massimo Cundari, di 54 anni, il comandante dei vigili
urbani di Cosenza arrestato martedì scorso dai carabinieri con
l'accusa di concussione e falso in atto pubblico. A riferirlo é
stato il difensore di Cundari, Nicola Carratell.
Secondo quanto ha riferito l'avvocato Carratelli, Cundari
non si sarebbe trovato in difficoltà, né ha avuto alcuna
esitazione di fronte alle domande postegli dal Gip Giuseppe
Greco e dal pm Giuseppe Visconti.
A Cundari viene contestato, oltre alla concussione ed al
falso in atto pubblico, il reato di induzione indebita a dare o
promettere utilità. In particolare, secondo l'accusa, Cundari
avrebbe chiesto e ottenuto da un imprenditore la consegna di
ottomila e 500 euro in cambio dell'autorizzazione per poter
aprire di un impianto di rifornimento Gpl.
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