Ricercato da 3 anni, lavorava
come cameriere e pizzaiolo in un locale a Bienne, in Svizzera.
La sua latitanza, però, è finita grazie al lavoro dei
carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, che lo hanno
rintracciato, col coordinamento informativo tra il Servizio per
la Cooperazione internazionale di polizia della Direzione
centrale della Polizia Criminale e del Comando provinciale dei
Carabinieri di Reggio Calabria. E' il primo latitante arrestato
dopo l'avvio del progetto I CAN (Interpol Cooperation Against
'ndrangheta). Roberto Pisano, 41enne di Gioia Tauro, considerato
contiguo alle cosche di 'ndrangheta Piromalli-Molè di Gioia
Tauro, era ricercato per espiare 8 anni e 7 mesi di reclusione
per produzione, traffico e detenzione di droga, minacce e
diversi altri reati commessi tra Pesaro, Ancora e Gioia Tauro
tra il 2007 e il 2015. Nella cittadina elvetica l'uomo viveva
con la moglie e continuava a mantenere contatti con i propri
familiari. Il ministero della Giustizia ha già chiesto
l'estradizione.
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