È stata condannata per
corruzione a 3 anni e un mese di reclusione, a conclusione del
processo con rito abbreviato, Maria Gabriella Rizzo, all'epoca
dei fatti contestati dalla Procura di Catanzaro responsabile per
la Trasparenza e la Prevenzione della corruzione della Regione
Calabria.
Il nove ottobre del 2018 Maria Gabriella Rizzo, difesa
dall'avvocato Francesco Gambardella, finì ai domiciliari
nell'ambito dell'operazione "È dovere" della Procura di
Catanzaro, condotta dal comando Provinciale delle Guardia di
finanza di Catanzaro e coordinata dal procuratore aggiunto
Vincenzo Capomolla e dal sostituto Graziella Viscomi.
La sentenza di condanna é stata emessa dal Gup di Catanzaro
Paola Ciriaco. Il pm Viscomi aveva chiesto la condanna
dell'imputata a 4 anni di reclusione.
I fatti risalgono al 2016. Maria Gabriella Rizzo, secondo
l'accusa, si prodigò per accontentare e favorire Laura Miceli,
imprenditrice nel settore turistico del Vibonese, riguardo i
bandi emanati dalla Regione,
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