Avevano presentato
false autocertificazioni dichiarando di non avere fonti di
sostentamento finanziario e di trovarsi in condizioni di
indigenza mentre in realtà erano in possesso di disponibilità
liquide su conti correnti, ricevevano lo stipendio e, in qualche
caso, percepivano il reddito di cittadinanza, l'indennità di
disoccupazione o altre agevolazioni. Centoventisei falsi poveri,
tra cui anche alcuni appartenenti alla criminalità organizzata,
sono stati scoperti e denunciati dalla Guardia di finanza di
Tropea nell'ambito dei controlli attuati nei confronti di
percettori dei cosiddetti "buoni spesa", erogati dai Comuni alle
famiglie in difficoltà, destinati all'acquisto di generi
alimentari e di prima necessità. I controlli hanno riguardato
225 istanze di autocertificazione consentendo di accertare
irregolarità nella metà dei nuclei familiari richiedenti. Emerse
richieste doppie nella stessa famiglia. I coinvolti dovranno
pagare una sanzione che va dai 5 mila ai 25 mila euro.
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