Beni mobili e immobili per circa
200 mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di
Cosenza, in coordinamento con la Dda di Catanzaro, a Vincenzo
Santoro ritenuto affiliato alla cosca "Farao - Marincola di Cirò
Marina. Il provvedimento di sequestro, finalizzato alla
confisca, è stato emesso dal Gip del Tribunale di Catanzaro su
richiesta del sostituto procuratore, Alessandro Riello, e con il
coordinamento del procuratore aggiunto, Vincenzo Capomolla, e
del procuratore Nicola Gratteri.
Santoro è stato coinvolto nell'operazione "Stige" in
relazione alla quale lo scorso settembre il Gup di Catanzaro,
all'esito del giudizio abbreviato, ha pronunciato una sentenza,
di primo grado, di condanna alla pena di oltre 17 anni di
reclusione per partecipazione ad associazione mafiosa, procurata
inosservanza di pena, favoreggiamento personale, turbata libertà
degli incanti, tentata estorsione), tutti aggravati dal 416 bis.
Santoro, secondo i magistrati, è il "controllore" per conto
della cosca "Farao - Marincola", di tutto l'altopiano silano per
quanto concerne gli appalti boschivi pubblici e privati si
occupa anche del sostegno ai latitanti e della tenuta dei
rapporti con le diverse organizzazioni criminali del territorio.
Le indagini patrimoniali svolte dalla Guardia di Finanza
di Cosenza hanno evidenziato che, nel periodo interessato,
Santoro e i componenti il suo nucleo familiare non hanno
prodotto redditi
e adeguate risorse economiche, di provenienza lecita,
evidenziando la sperequazione tra
capacità reddituale e il valore dei beni acquisiti, consistenti
in 3 immobili nel comune di Mandatoriccio oltre che in risorse
finanziarie.
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