La Procura della
Repubblica di Reggio Calabria ha notificato l'avviso di
conclusione indagini dell'inchiesta "Reghion" che ha fatto luce
su un "comitato d'affari" capace di gestire la macchina
amministrativa del Comune nel periodo compreso tra il 2013 ed il
2016.
Nell'inchiesta non é coinvolta l'attuale Amministrazione
comunale che vede come sindaco uscente, Giuseppe Falcomatà,
ricandidato dal centrosinistra alla carica di primo cittadino
alle amministrative del 20 e 21 settembre prossimi.
Turbativa d'asta, corruzione, intestazione fittizia, traffico
di influenze, corruzione per l'esercizio della funzione e
associazione a delinquere sono solo alcuni dei reati contestati
dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal sostituto della Dda
Stefano Musolino ai 23 indagati (di cui 3 società) che, stando
all'impianto accusatorio, avrebbero favorito l'assegnazione di
appalti milionari a imprese dietro le quali si celava l'opera
dell'avvocato ed ex parlamentare Paolo Romeo. Romeo non è
l'unico ex parlamentare coinvolto nell'inchiesta. L'avviso di
conclusione indagini è stato notificato, infatti, anche all'ex
senatore di Alleanza nazionale Domenico Kappler, accusato di
associazione per delinquere e di essere il socio occulto o,
comunque, portatore di cointeressenze sostanziali nelle imprese
riferibili all'imprenditore, anche lui indagato, Alberto
Scambia.
Nell'inchiesta sono coinvolti anche l'ex assessore regionale
Luigi Incarnato, l'ex dirigente comunale di Reggio Calabria
Marcello Cammera, l'ex dipendente della Regione Anna Maria
Gregorace e la giornalista Teresa Munari.
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