Tre vigili urbani del Comune
di Gioia Tauro sono stati posti agli arresti domiciliari e ad
altri 4 hanno ricevuto la misura del divieto di dimora - stesso
provvedimento preso per 2 bibliotecari - nell'ambito di
un'inchiesta contro l'assenteismo coordinata dalla Procura della
Repubblica di Palmi e condotta dai finanzieri del Nucleo mobile
della Compagnia di Palmi. I nove sono indagati per assenteismo e
peculato d'uso. L'inchiesta, che ha riguardato il periodo
settembre-dicembre 2019, ha preso il via da una denuncia
presentata dall'allora comandante della Polizia locale Michele
Bruzzese, che qualche mese dopo si è dimesso dall'incarico, in
relazione a reiterate ipotesi di assenteismo da parte di alcuni
suoi collaboratori. Tra gli indagati figura il nuovo comandante
della Polizia locale, Santo Vardé, posto ai domiciliari insieme
ai vigili Andrea Rotondo e Giuseppe Pilé. Dalle indagini,
dirette dal procuratore di Palmi Ottavio Sferlazza e coordinate
dal pm Davide Lucisano, sarebbe emerso che i vigili, pur
attestando
regolarmente la loro presenza in servizio, spesso si assentavano
dal posto di lavoro in maniera del tutto ingiustificata, anche
utilizzando impropriamente le auto di servizio, per dedicarsi
alle più disparate esigenze di carattere personale e familiare.
In un caso i finanzieri hanno accertato che una vigilessa, oltre
a recarsi senza motivo con l'auto del Corpo fuori dal territorio
di competenza, aveva portato con sé l'arma di servizio in
violazione della legge. Analoghi comportamenti sono stati
accertati anche nei confronti di due bibliotecari i quali, dopo
aver attestato la presenza in servizio, lasciavano il posto di
lavoro non consentendo la fruibilità della biblioteca alla
collettività.
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