Riceve dagli Usa un assegno di
1.200 dollari per l'emergenza Covid ma le Poste Italiane dove ha
il proprio conto le comunicano che non si può negoziare in
quanto non valuta euro. E' quanto accaduto, come raccontano i
suoi parenti, ad un'anziana signora, cittadina statunitense, e
quindi destinataria della somma a titolo di aiuto, residente in
provincia di Catanzaro.
La donna, che vive in un piccolissimo comune montano dove
è attivo solo lo sportello postale, si è vista negare
l'accredito della somma per una nuova disposizione dell'Azienda.
I soldi così rischiano di rimanere solo sulla carta. "Abbiamo
segnalato la cosa alla Filiale delle Poste di Catanzaro ma ci è
stato risposto che si sarebbe fatto ricorso alla Direzione
Generale di Roma per tentare di trovare una soluzione. Fatto sta
che, a tutt'oggi, non si è ottenuta alcuna notizia in merito".
"Dovremo rinunciare al contributo di 1.200 dollari perché le
Poste hanno deciso di non decidere?" si chiedono i parenti della
donna. "Tutto ciò - aggiungono - a fronte del fatto che chi ha
un conto in banca ha potuto incassare tranquillamente il
contributo". Poste ha spiegato che dal 16 settembre 2019 non
esegue più il servizio di negoziazione degli assegni esteri per
i clienti ordinari e che ha provveduto a informare della
modifica i propri correntisti con una comunicazione del 30
giugno 2019.
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