Prosegue senza sosta l'offensiva
dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia con
l'obiettivo di disarmare un territorio dove proliferano le armi
clandestine e tenere sotto controllo chi invece le detiene
legalmente. Un'attività sviluppata su impulso di una strategia
ad ampio raggio voluta dal Procuratore della Repubblica, Camillo
Falvo, e che prevede l'impegno congiunto di magistratura e forze
di polizia per porre un serio argine ai fatti di sangue
consumati con la disponibilità di armi clandestine. Lo riferisce
un comunicato del Comando provinciale di Vibo Valentia dei
carabinieri.
Proprio nell'ambito di questa strategia, i carabinieri della
Stazione di Filandari con il supporto della Compagnia di Vibo,
dello Squadrone Eliportato "Cacciatori Calabria" e delle unità
cinofile, hanno effettuato una serie di controlli e
perquisizioni sul territorio. Nel corso dell'attività,
coordinata dal Sostituto Procuratore Concettina Iannazzo, in un
capannone adibito a pagliaio a Filandari è stata scoperta una
pistola semiautomatica calibro 7,65 con matricola punzonata e
corredata da 18 munizioni. L'arma e le munizioni erano nascoste
tra le balle di fieno, conservate in una busta bianca.
Al termine della perquisizione sono stati dichiarati in
arresto Antonio Nazzareno Fuduli, di 51 anni, e il figlio Marco,
di 30, entrambi residenti a Filandari.
A scopo cautelativo sono state ritirate anche le armi
legalmente detenute da Nazzareno Fuduli: due fucili calibro 12,
un fucile calibro 16, una carabina ad aria compressa cal. 4,5 e
85 cartucce calibro 12.
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