Basta fretta, ora prudenza e zero errori. E' il mantra per la scelta del nuovo commissario che dovrà gestire la sanità calabrese. Il quarto, magari quello giusto, dopo i tre flop dei giorni scorsi. Il governo vorrebbe chiudere la partita entro la settimana, in un Consiglio dei ministri tra domani o più probabilmente venerdì, ma non si esclude che la 'missione' richieda qualche giorno in più. Di certo, stavolta non si può sbagliare. Lo mette per iscritto il premier, dopo un mea culpa pubblico per il caos sulle tre nomine precedenti.
Sul tavolo ci sono parecchi nomi. Nella rosa dei possibili commissari, spicca quello di Federico Maurizio D'Andrea, cosentino che vive a Milano con un passato a metà tra la finanza (è stato colonnello delle Fiamme gialle ai tempi di Mani pulite e tra gli investigatori più vicini a Francesco Saverio Borrelli) e l'esperienza da manager (come presidente di Sogei e poi di Olivetti).
Di record in record. Sfiora i mille casi, per l'esattezza 936, il bollettino giornaliero dei nuovi contagi in Calabria. Un'impennata - in parte anche dovuta all'esito di alcuni tamponi trasferiti nel Policlinico di Bari - che porta il dato di oggi a superare di 256 unità quello già molto pesante, per una regione che non aveva mai registrato queste cifre, di 680 positivi toccato ieri. In tutto, i nuovi soggetti sottoposti a test sono 4.662 su un totale di 5.906 tamponi. In netto aumento anche le vittime, 10. Diminuiscono i pazienti in terapia intensiva che scendono a 46 (-7) mentre crescono di 35 unità i ricoverati nei reparti (388). Crescono anche i guariti 133 che portano il totale a 3.278.
A segnare il maggior numero di casi è la provincia di Cosenza con 287 positivi seguita dall'exploit di Vibo Valentia con 216. Catanzaro si ferma a quota 200, Reggio Calabria (164) e Crotone (69). Alla vigilia della manifestazione in programma domani a Roma dove i sindaci calabresi saranno ricevuti dal premier Giuseppe Conte, rimane sempre particolarmente sensibile, in Calabria, l'ambito delle terapie intensive che, secondo Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani - Emergenza area critica (Aaroi-Emac), presenta dati sono particolarmente sovrastimati e dove molti dei posti annunciati sono poco più di un cantiere.
Inoltre, nella regione, preoccupa la carenza di specialisti. Qualcosa di muove, invece, in fatto di processamento di tamponi. Nell'ospedale di Giannettasio di Rossano entra in funzione un nuovo macchinario in grado di processare trecento test molecolari al giorno nel laboratorio di virologia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA