Dopo due giorni da record, ieri
in particolare si è sfiorata quota mille, si tira un po' il
fiato in Calabria, dove i contagi registrati nelle ultime 24 ore
si fermano a 506. Numeri sempre molto alti, con la metà delle
vittime di ieri, cinque, per un totale di 202 persone che hanno
perso la vita dall'inizio della pandemia. Crescono di una unità
i pazienti in terapia intensiva (47) e aumentano anche i
ricoveri nei reparti(7 in più, per un totale di 395).
La provincia di Reggio Calabria consolida, purtroppo, il
primato negativo dei contagi con 260 positivi, seguita a
distanza da quella di Catanzaro con 77. A Cosenza sono 68,
Crotone 54 e Vibo Valentia 47 dove si avverte una certa
preoccupazione per un focolaio a Nardodipace, comune
dell'interno delle Serre. Nel paesino da un solo contagiato noto
si è passati a 14.
Dalle motivazioni del Tar del Lazio, che ha confermato la
legittimità della zona rossa in Calabria, si chiarisce,
rispondendo alla proposta della Regione di sospensione cautelare
del provvedimento, che "l'applicazione delle misure contenitive
di cui all'art. 3 del Dpcm risulta coerente con i dati forniti
dalla Regione Calabria ed appare il frutto della applicazione
oggettiva di parametri predeterminati".
A sindaci calabresi che oggi si sono recati a Roma per un
incontro con il premier sulla sanità in Calabria, Giuseppe Conte
ha detto che "da parte del governo c'è massima attenzione verso
tutti i cittadini della regione" assicurando che per la nomina
del nuovo commissario ad acta per la sanità in Calabria, si sta
lavorano e che la decisione si provvederà ad adottarla non a
giorni ma "ad ore". "Avvertiamo forte la responsabilità - ha
sottolineato il presidente del Consiglio incontrando i sindaci -
di individuare un profilo adatto per il commissario alla sanità
calabrese".
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