Nel giorno in cui la Calabria
registra quattro morti per il Covid, tre in meno comunque
rispetto a ieri, che porta il totale dei decessi nella regione a
254, e 397 contagiati, con un aumento di 62 casi sempre rispetto
a ieri, é la politica che oggi ha svolto un ruolo da
protagonista in tema di Coronavirus.
A scendere pesantemente in campo é stato il presidente
facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, che ha attaccato il
Governo accusandolo di "latitanza" e rivendicando, invece, i
meriti e l'attivismo dell'esecutivo regionale. "Il Governo
continua a latitare - ha detto Spirlì - e la Regione Calabria si
sta assumendo delle grosse respo Laddove il Governo continua a
latitare, la Regione si sta assumendo delle grosse
responsabilità che, in linea di massima, non avrebbe dovuto
esercitare. Non lasceremo soli i calabresi: in questo momento le
responsabilità le stiamo condividendo. Anzi, oserei dire che ce
le stiamo assumendo da soli".
Intanto da Bruxelles arriva la buona notizia che la
Commissione europea ha approvato una modifica del Por che
consentirà alla Calabria di rimodulare 500 milioni di euro per
migliorare le azioni di contrasto alla pandemia da Coronavirus
attraverso il sostegno al sistema sanitario e alle piccole e
medie imprese.
"La modifica del programma della Calabria - si afferma in un
comunicato dell'ufficio stampa della Giunta calabrese -
permetterà di rispondere meglio alla crisi del settore
sanitario, di dare un sostegno maggiore alle pmi e di promuovere
l'occupazione e la didattica a distanza. La rimodulazione
comprende anche un aumento temporaneo del tasso di
cofinanziamento dell'Ue al 100% per le azioni ammissibili per
aiutare la Regione a fronteggiare la carenza di liquidità".
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