"La legalità é prioritaria". Lo
ha detto il prefetto Guido Longo, commissario ad acta alla
Sanità in Calabria, parlando con i giornalisti al suo arrivo a
Catanzaro. Longo ha sorpreso i cronisti, in attesa davanti
all'ingresso della Cittadella regionale e, prima di raggiugere
il terzo piano del palazzo degli uffici, dove ha sede la
struttura del Commissario, si é sottoposto ad un fuoco di fila
di domande.
"La legalità - ha aggiunto - rimane centrale perché produce
servizi migliori, libertà di scelta e, soprattutto, risparmi.
Però c'é anche un'altra esigenza altrettanto importante, che é
quella di migliorare qualitativamente gli standard della sanità
in Calabria. Bisogna migliorare perché la legalità si fa con gli
atti e non con le parole. Si fa con i provvedimenti. Da dove
parto? Bisogna vedere con i propri occhi, osservare e capire.
Capire e poi si può partire sia sul piano della riorganizzazione
che su quello dei debiti accumulati in questi anni. E' rilevante
l'aspetto contabile amministrativo ma lo è altrettanto la
territorializzazione delle prestazioni sanitarie. Vedremo ciò
che troveremo".
"Dicitur, si dice - ha detto ancora rispondendo ad una
domanda sull'entità del debito - è un modo di dire che non mi
piace".
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