È stata ribattezzata il "Re Nudo"
un'operazione dei carabinieri scattata questa mattina sul
Tirreno cosentino, che ha interessato principalmente la
commissione "Invalidi civili" dell'Asp di Diamante, ma che ha
riguardato anche i comuni di Scalea, Praia a Mare, Bonifati,
Santa Maria del Cedro ed anche Maratea in Basilicata. Nove le
misure di custodia cautelare eseguite: 3 in carcere, tra cui
l'ex sindaco di Scalea Mario Russo, nella sua qualità di medico
dell'Asp di Cosenza in servizio negli uffici di Scalea di cui è
dirigente nell'unità di Medicina legale, e altri due suoi
colleghi; sei ai domiciliari, tra cui commerciati e piccoli
imprenditori locali; 5 misure interdittive della sospensione
dall'esercizio del pubblico ufficio o servizio con divieto
temporaneo di esercitare l'attività imprenditoriale. Le indagini
avrebbero accertato un rilevante numero di illeciti inerenti le
visite per l'accertamento dell'invalidità e dell'handicap di cui
alla Legge 104/94, le visite per il rilascio/rinnovo delle
patenti di guida e le visite per il rilascio di certificati di
idoneità per la detenzione ed il porto di armi.
Le ordinanze sono state emesse dal GIP presso il Tribunale di
Paola su richiesta della locale Procura della Repubblica alla
quale l'inchiesta è stata trasmessa dalla Dda di Catanzaro. Sono
accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, di
falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale
in atti pubblici, truffa aggravata ai danno dello Stato per il
conseguimento di erogazioni pubbliche, concussione, corruzione,
induzione indebita a dare o promettere utilità.
Contestualmente, sono state sospese dall'esercizio
commerciale con divieto temporaneo di esercitare l'attività
imprenditoriale tre ditte di onoranze funebri, mentre per cinque
autoscuole è stato disposto il sequestro preventivo con
interdizione dell'esercizio dell'attività. Infine, sono stati
operati numerosi sequestri preventivi sul profitto dei reati di
concussione, corruzione e induzione indebita a dare o promettere
utilità, su ratei di pensione indebitamente percepiti e sul
profitto percepito per i reati di truffa aggravata, per un
totale complessivo di 635.604 euro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA