Il movimento civico Tesoro
Calabria parteciperà alle prossime regionali in Calabria con tre
liste, "Tesoro Calabria", "Calabria libera" e "Calabria pulita",
suddivise in 9 liste circoscrizionali da presentare nelle tre
zone elettorali calabresi. Le nove liste appoggiano la
candidatura alla presidenza della Regione il geologo del Cnr ed
ex capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, già
candidato alle elezione del gennaio scorso. "La rapidità della
dell'individuazione del candidato presidente - è scritto in una
nota del movimento - è stata imposta dalla necessità di chiudere
le liste nel più breve tempo possibile in modo da potere avviare
subito voto l'indispensabile raccolta delle firme. Pena
l'esclusione dalla competizione elettorale del 14 febbraio
2021".
Le liste sono formate da 72 candidati, 34 donne (47%) e 38
uomini (53%), che si riconoscono nel programma politico
predisposto dallo stesso Tansi, fondatore del Movimento. "Hanno
accettato di candidarsi - è scritto nella nota - persone perbene
in gran parte della società civile, che condividono con Tansi
gli ideali per contrastare le cause del degrado socio-economico
e infrastrutturale dovute principalmente all'irresponsabile
attività di una classe politico-burocratica incline a
salvaguardare i propri interessi di bottega gestiti spesso con
accordi trasversali tra varie fazioni. Un gruppo dirigente
incurante delle situazioni di forte disagio che si sono
moltiplicate in tutti i settori produttivi, incapace di
utilizzare a fini pubblici le ingenti risorse messe a
disposizione del governo regionale e degli enti locali
dall'Europa e dallo Stato con risultati nefasti nei servizi
erogati dalla Sanità pubblica; nello sviluppo dell'offerta
turistica; nell'adeguamento dell'offerta infrastrutturale
materiale e immateriale; nell'innovazione e incremento del
settore agricolo-forestale con un progressivo aumento, in tutti
i comparti, della disoccupazione, specialmente quella giovanile.
L'attuale classe politica che ha gestito la Calabria negli
ultimi 20 anni è arrivata al capolinea e deve farsi da parte.
Questo chiedono i calabresi che guardano sempre più con
interesse ai movimenti civici e alla società civile".
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