La Procura della Repubblica di
Crotone ha aperto un'inchiesta sulla morte di una neonata
avvenuta poco prima del parto. Il magistrato, il sostituto
procuratore Alessandro Rho, dopo la denuncia dei genitori, ha
disposto il sequestro della cartella clinica, eseguito dalla
Squadra mobile, ed ha iscritto nel registro degli indagati sei
persone dell'equipe medica del reparto di ostetricia e
ginecologia dell'ospedale ipotizzando nei loro confronti il
reato di omicidio per colpa medica. Si tratta di due medici, due
ostetriche e due infermiere che hanno assistito Maria, la donna
di 37 anni di Santa Severina che doveva partorire ma la cui
bambina è morta. La vicenda è stata raccontata in un servizio da
Studio Aperto.
La donna si è recata in ospedale venerdì scorso ed era stata
sottoposta ad un primo tracciato, dal quale non sarebbero emersi
problemi per il feto che aveva in grembo. In serata è stata
sottoposta ad un secondo tracciato, a cavallo del cambio turno
delle ostetriche, durato oltre due ore che ha rivelato il
battito bradicardico della bambina. Nel corso della notte,
secondo quanto ha raccontato la donna in un video, si è rivolta
alle ostetriche perché sentiva che qualcosa non andava ma
sarebbe stata rassicurata senza essere visitata. Fino a quando,
verso le 4, la donna ha chiesto nuovamente l'intervento delle
ostetriche che, questa volta, l'hanno portata in sala operatoria
per essere sottoposta a taglio cesareo. Al risveglio, però, ha
saputo che la bambina era morta. Secondo la denuncia della
famiglia i ritardi nell'eseguire gli esami, nonostante le
richieste della puerpera che ha due figli di 9 e 7 anni e
sentiva che qualcosa non andava, avrebbero causato la morte
della bambina. Stamani è stata eseguita l'autopsia a cui hanno
partecipato anche i periti nominati dagli indagati. L'esame è
stato eseguito dal medico legale Isabella Aquila che si è presa
60 giorni per il responso.
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