"Il presepe è famiglia, è
affetto. E proprio per sentire meno lontani i loro affetti e le
loro famiglie, i detenuti del carcere di Siano ogni anno si
mettono all'opera per rappresentare una natività diversa, che,
già solo per il contesto carcerario che fa da cornice, assume un
significato profondo". Così la direttrice Angela Paravati,
spiega il senso della sesta edizione del concorso "Il Messaggio
dei Presepi" alla Casa Circondariale di Catanzaro, la cui
premiazione si è svolta in una manifestazione "a distanza"
organizzata in collaborazione con l'associazione Consolidal Ets,
presieduta da Teresa Gualtieri. "Il Covid non ha fermato
l'evento che è ormai una tradizione" ha commentato Gualtieri. La
manifestazione ha visto la presenza del Garante regionale dei
detenuti Agostino Siviglia, dell'assessore comunale alla cultura
Concetta Carrozza, del direttore dell'ufficio detenuti del
Provveditorato regionale Giuseppina Irrera, della consigliera di
parità della Provincia Elena Morano Cinque, del pedagogista
Nicola De Cumis, e del dirigente dell'istituto Petrucci Maresca
Elisabetta Zaccone. Sette i presepi: "7 sfide - è scritto in una
nota - per far nascere Gesù in carcere durante la pandemia, in
un doppio isolamento. Un significato ancora più autentico,
essendo la nascita, secondo i Vangeli, avvenuta in una grotta,
al freddo, in un ambiente ostile alla vita proprio come è il
mondo oggi, afflitto dall'emergenza". E così ci sono personaggi
con la mascherina, tensostrutture e spazi di emergenza medica
rappresentati accanto alla capanna con la sacra famiglia. "Un
contrasto - prosegue la nota - che fa riflettere: com'è presente
la pandemia, è presente anche una nascita che rilancia e vince
una sfida, contro tutte le previsioni. E si arriva così al
presepe in mongolfiera che riesce a vincere i mali del mondo
elevandosi al di sopra di essi e che ha avuto un premio
speciale". Vincitori a pari merito il presepe "Angeli Di Dio" e
l'opera "Il presepe con il gruppo di preghiera Rinnovamento
dello spirito". Da notare il "dolce Covid" realizzato nel
laboratorio di pasticceria. Siviglia ha apprezzato l'iniziativa:
"E' stata la risposta migliore che i detenuti potevano dare a
questo periodo di isolamento".
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