Sit in di medici e operatori del
118 di Catanzaro alla Cittadella Regionale per protestare contro
le delibere delle Asp di Catanzaro e di Crotone che da circa un
anno hanno portato alla sospensione del contratto regionale che
prevedeva le indennità per i medici del servizio di emergenza.
"Ci troviamo da un anno con uno stipendio dimezzato perché ci
hanno decurtato 5,50 euro di indennità - hanno spiegato -. Tutto
questo ha portato ad un esodo dei colleghi del 118 ad altri
servizi, perché la retribuzione è diversa e nessun medico
accetta più di lavorare a rischio sull'ambulanza. L'azienda sta
provvedendo al reclutamento attraverso una serie di avvisi di
bandi dinamici con i quali il medico viene pagato 50 euro
rispetto ai nostri 24, ma anche con queste delibere non è facile
reclutarli perché operare sulle ambulanze è complicato. Il
servizio rischia la chiusura". "Chiediamo rispetto e legalità -
hanno aggiunto - specialmente in questa fase di emergenza Covid,
durante la quale non solo ci è stato tolto quello che ci era
dovuto, non si sono visti neanche i premi di produttività per il
servizio svolto di cui l'Asp aveva parlato. I pazienti affetti
da Covid chi li ha portati in ospedale? Le ambulanze da chi
erano guidate? Sono stati gli operatori, i medici e gli
infermieri del 118 a prestare soccorso. In questa fase, con le
Usca che non funzionano, ci siamo ritrovati a fare di tutto e la
sorpresa per noi è stata quella di vederci negare tutto
nonostante siamo noi la vera medicina territoriale". Alcuni
sanitari hanno anche rimarcato l'incongruenza con le altre
province: "Il contratto regionale vale per tutte le cinque
province, non è possibile che solo per Catanzaro e Crotone sia
stata data una interpretazione unilaterale di sospensione
dell'indennità. E' una questione di equità e parità
istituzionale. E' una vergogna per noi che deve essere sanata".
Il personale si è rivolto al tribunale di Catanzaro e a marzo ci
sarà la prima udienza nel merito, intanto sono stati ricevuti
dal commissario alla Sanità calabrese Guido Longo per discutere
della situazione. Longo ha ascoltato le loro istanze ed ha preso
visione della delibera dell'Asp rimandando ad un altra data per
una discussione dettagliata.
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