Si è avvalso della facoltà di
non rispondere, durante l'interrogatorio di garanzia,
l'assessore al Bilancio della Regione Calabria e segretario
regionale dell'Udc, Francesco Talarico, accusato di associazione
a delinquere aggravata dal metodo mafioso e voto di scambio
politico mafioso nell'ambito dell'inchiesta "Basso profilo"
della Dda di Catanzaro.
Secondo le indagini Talarico, tramite Tommaso e Saverio
Brutto, avrebbe avuto rapporti con Antonio Gallo, uomo intraneo,
secondo l'accusa, alle cosche di San Leonardo di Cutro. In
cambio di un interessamento verso le imprese di Gallo, Talarico
avrebbe ottenuto appoggio elettorale nel corso delle politiche
del 2018 nel collegio di Reggio Calabria.
L'interrogatorio è durato pochi minuti al termine dei quali
il suo legale, Francesco Gambardella ha dichiarato che Talarico
si professa innocente ma ha scelto di non rispondere per farlo
in seguito secondo un'articolazione difensiva che avrà meglio
sviluppato. Nessuna notizia è stata fornita riguardo agli
incarichi che l'indagato ricopre. Il legale ha preferito non
rispondere poiché argomento "non prettamente attinente
all'aspetto difensivo".
Stamani si è svolto anche l'interrogatorio di garanzia
dell'ex consigliere comunale di Catanzaro Tommaso Brutto e del
figlio Saverio, assessore a Simeri Crichi. Entrambi hanno
risposto negando ogni addebito.
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