Didattica in presenza al 50%
prorogata al 13 marzo in tutte le scuole secondarie di secondo
grado statali e paritarie, nelle scuole di istruzione e
formazione professionale e nelle università. Lo prevede
l'ordinanza firmata dal presidente ff della Regione Calabria che
dispone ulteriori misure per la prevenzione e gestione
dell'emergenza Covid. Con il provvedimento sono prorogate,
dall'1 e fino a tutto il 13 marzo 2021, le disposizioni e le
raccomandazioni adottate con l'ordinanza del 30 gennaio.
L'ordinanza, è scritto in una nota, si basa, tra gli altri, "sul
report 41 del ministero della Salute, secondo cui, in
riferimento alla situazione epidemiologica nazionale e alla luce
'dell'aumentata circolazione di alcune varianti virali a
maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento
dell'incidenza su tutto il territorio italiano', sono necessarie
'ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio
nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento
nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido
sovraccarico dei servizi sanitari'. Sussiste, perciò, 'la
necessità di adottare misure più restrittive in ambito
regionale', oltre a quella di 'limitare le occasioni di
contagio, diminuendo, per quanto possibile, la percentuale di
popolazione scolastica in presenza', anche alla luce del fatto
che, dal 10 marzo, si darà avvio alla vaccinazione degli
operatori scolastici".
Le scuole proseguono dunque "a limitare la didattica in
presenza a non più del 50% della popolazione studentesca, nel
rispetto di tutte le misure di prevenzione vigenti e fatte salve
le deroghe circa l'attività in presenza, già individuate nelle
specifiche ordinanze emergenziali". È confermata la
raccomandazione a un'organizzazione che preveda "la presenza in
aula di non più del 50% degli studenti rispetto alla capienza
prevista"; "di garantire e rendere pienamente fruibile la
didattica integrata online, in modalità sincrona per la restante
parte degli studenti non presenti in aula"; "di favorire la did
per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano esplicita
richiesta, nell'ottica di una migliore gestione organizzativa,
anche alternativa al differenziamento degli orari di
ingresso/uscita".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA