Circa 30 ettari di
terreno, occupato abusivamente e coltivato ad agrumeto, sono
stati sequestrati dai carabinieri forestale lungo le sponde del
fiume Crati ricadenti nel territorio comunale di
Corigliano-Rossano area urbana di Corigliano. Sedici le persone
denunciate per invasioni di terreni demaniali, deviazione di
acque e deturpamento.
Il sequestro è stato eseguito dai militari di Corigliano,
assieme ai colleghi di Oriolo e Castrovillari, in esecuzione di
un decreto emesso dal Gip del Tribunale di Castrovillari su
richiesta della Procura. Le indagini, coordinate dal sostituto
procuratore Luca Primicerio hanno evidenziato come diversi
terreni, in gran parte agrumeti, ubicati lungo le sponde
idrografiche del corso d'acqua sono risultati ricadenti
nell'ambito del demanio catastale Crati o siano di proprietà
dell' "Arsac - Gestione Stralcio" e, quindi, da anni occupati
abusivamente. I rilievi effettuati dai militari, così come già
accaduto con una serie di sequestri a maggio scorso, hanno
confermato che gli agrumeti ricadono negli argini del Crati e
che l'area interessata dalle piantagioni è sottoposta a vincolo
paesaggistico e ricompresa in un rischio elevato di inondazione.
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