Nella Calabria in zona
gialla, diventa "arancione rinforzato", per 4 giorni, da oggi a
domenica, il comune di Corigliano-Rossano, 74.896 abitanti
fondato il 31 marzo 2018 dalla fusione dei comuni di Corigliano
Calabro e Rossano. Lo ha annunciato il sindaco Flavio Stasi in
una nota.
"Con decorrenza immediata e fino a domenica 14 marzo 2021 -
afferma il sindaco - il Comune adotterà le misure che
corrispondono al cosiddetto arancione rinforzato. Il termine di
domenica, molto breve, servirà per consentire la piena ripresa
del tracciamento e verificare ulteriormente l'andamento del
contagio: se la situazione non cambia, l'ordinanza sarà
prorogata". Il provvedimento riguarderà sia le scuole, che le
attività produttive.
È consentito uscire di casa dalle 5 alle 22 rimanendo, tuttavia,
all'interno del proprio comune se non per comprovate necessità.
Tutti gli istituti scolastici, fatta eccezione per la scuola
dell'infanzia, resteranno chiusi e dovrà essere attivata la
didattica a distanza. Per bar e ristoranti saranno consentiti
esclusivamente asporto o consegna a domicilio entro le ore 22.
Non è possibile raggiungere le seconde case. Sono inoltre
inibiti con decorrenza immediata gli spazi pubblici quali
piazze, larghi, parchi, lungomari. Le principali vie commerciali
restano accessibili per consentire il deflusso dalle abitazioni
private da parte dei residenti, per le esigenze delle persone
con disabilità, per l'accesso e deflusso dagli esercizi
commerciali consentiti. "In queste zone e nelle ore in cui vige
il divieto - prosegue il sindaco - non è consentito lo
svolgimento di attività motoria o sportiva, se non in forma
strettamente individuale, isolata, e senza fare uso di superfici
esposte al tatto. È inoltre vietato lo svolgimento di attività
ludiche di qualsiasi tipo. È vietato soffermarsi nelle aree
sopra citate, anche se residenti, fruendo di possibili elementi
di arredo, quali panchine od altra superficie comunque esposta
al tatto".
"Assumere questo tipo di decisioni - ha detto Stasi - non è
mai facile né piacevole. Il numero di contagi nell'ultima
settimana e l'affanno delle strutture sanitarie, però, impongono
l'adozione di provvedimenti per proteggere la nostra comunità".
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