PARIDE LEPORACE 'COSANGELES'
(PELLEGRINI EDITORE) - Undici racconti nella cornice di Cosenza,
"narrata tra epica di strada e una buona dose di noir". Lo
sfondo è quello degli anni Settanta e Ottanta. In "Cosangeles"
(Pellegrini editore) Paride Leporace descrive "una città in
bilico tra mitologia e realtà, tra doppiezze e dualismi, e
'cose' che non ci sono più ma che restano incollate alla memoria
e paiono portare in una terra mitica, una sorta di 'Itaca
dell'anima'".
Due i protagonisti dei racconti. Ciccio Paradiso, alter ego
dello scrittore, e Jo Pinter, "un attore di cinema e teatro
off, pubblicitario, commerciante, creatori di locali di tendenza
che - è spiegato in un comunicato diffuso dalla casa editrice -
erano entrati nella leggenda, vitellone rollingstoniano,
guidatore di auto sportive per diletto e autore di beffe,
biscazziere, cartaro di tarocchi e di cartine ma soprattutto
quello che si era inventato il neologismo 'Cosangeles'".
Nato a Cerisano (Cosenza) nel 1962, Leporace ha diretto
diversi quotidiani. Esperto di cinema, ha guidato la Lucana Film
Commission. Ha scritto il saggio "Toghe rosso sangue". Oggi vive
tra Calabria, Basilicata e Campania e "Cosangeles" è il suo
primo libro di racconti: per scriverlo ha utilizzato "un
linguaggio audace e coinvolgente", con "la fluidità di un
discorso indiretto libero che pare raccolto mimeticamente in
mezzo alla strada". E così negli undici racconti sono
riconoscibili gli anni Settanta e Ottanta, con "le derive
esistenziali, i luoghi e i riti dell'estate sulla Costa
tirrenica, i locali da ballo e da sballo, i viaggi, le Spoon
river generazionali, i fuorisede romani, i malavitosi come
Franco Pino nella parte di se stesso, le feste, i punk , gli
hippy, gli ultrà, la voce della radio, i poeti maledetti, i
quartieri del centro e della periferia, i cantautori malandrini
come Fred Scotti e la 'ndrangheta reggina vista da vicino, con
una colonna sonora che spazia da 'Buonanotte Cosenza' ai Joy
Division".
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