Nel giorno in cui la Calabria
torna in zona rossa, calano i nuovi positivi ma a fronte di un
consistente calo di tamponi fatti (1.444 contro i 2.492 di
ieri). I casi accertati nelle ultime 24 ore sono 201 (ieri 366)
- con un rapporto tamponi-positivi del 13,92% - e le vittime
sono 2 (802). Quello che preoccupa è la salita continua dei
ricoverati. In area medica sono 12 i nuovi ricoveri (389) con un
tasso di occupazione di posti letto del 42% (+1%), due punti
sopra la soglia di guardia. Stabili a 36, invece, i ricoveri in
terapia intensiva con un tasso di occupazione del 24%, sei punti
sotto la soglia di allarme. I guariti sono 35.177 (+169) e
calano i casi attivi, passati dai 10.425 di ieri ai 10.332 di
oggi (-93).
Il ritorno alla zona rossa dopo quattro mesi - in quella
occasione andò avanti dal 6 al 28 novembre 2021 - non ha mancato
di sollevare i malumori di attività commerciali non considerate
essenziali, costretti a chiudere in prossimità della Pasqua, ma
anche di coloro che per settore merceologico, possono rimanere
aperti. "Siamo aperti - spiega la titolare di un negozio di
abbigliamento per bambini - ma senza persone in giro non so
proprio a chi dovremmo vendere". Lamentele che accomunano un po'
tutti i negozianti. Anche i titolari di bar e ristoranti
nonostante il passaggio tra zona arancione e rossa non modifiche
le disposizioni di vendita, asporto e domicilio. "Con il solo
asporto - dice il titolare di un bar del centro di Catanzaro -
non andiamo avanti".
Da domani, intanto, tornano disponibili le dosi del vaccino
Astrazeneca appartenenti al lotto ABV5811. I Nas infatti, le
hanno dissequestrate dopo che l'Ema ha certificato nuovamente la
validità del vaccino e da Asp e Ospedale di Cosenza hanno già
fatto sapere che da domani potranno tornare ad essere
utilizzate. Nel cosentino la campagna di vaccinazione ha subito
un nuovo rallentamento dovuto alla carenza delle dosi, specie
quelle del siero Pfizer-BioNTech per gli over 80. A metterlo
nero su bianco sono stati i sindaci di Cosenza, Mario Occhiuto,
e quello di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, che hanno
scritto alla Regione "per chiedere di approvvigionare, nel più
breve tempo possibile, i centri vaccinali".
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