Dieci lavoratori,
prevalentemente extracomunitari, impiegati "in nero" sono stati
individuati nella Piana di Gioia Tauro nell'ambito di
un'attività interforze di controllo e contrasto al caporalato da
una squadra coordinata dal Commissariato di Ps di Gioia Tauro e
composta da Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia
Provinciale di Reggio Calabria e Ispettorato del lavoro della
Direzione provinciale di Reggio Calabria. Elevate 15 sanzioni
per un totale di oltre 113 mila euro e disposta la sospensione
di un'attività con sede a Melicucco.
Il servizio, disposto in sede di Comitato provinciale per
l'ordine e la sicurezza pubblica, ha riguardato principalmente
lo sfruttamento dei braccianti agricoli, prevalentemente
extracomunitari, impiegati per la raccolta o la coltivazione
degli agrumi, delle olive e degli ortaggi e ha avuto origine da
un appostamento nei luoghi dove si raccolgono i cittadini
extracomunitari per essere avviati al lavoro. In particolare si
è proceduto al controllo di otto aziende a Taurianova,
Rizziconi, Laureana di Borrello, San Ferdinando, Candidoni e
Rosarno e di 46 persone effettuando altrettante perquisizioni
personali.
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