Avrebbe aggredito brutalmente,
spalleggiato da alcuni suoi familiari, un cittadino gambiano suo
dipendente che aveva chiesto il pagamento delle ultime giornate
di lavoro. Cinque persone, tra cui Il titolare di un'azienda
zootecnica di Badolato, sono state arrestate e poste ai
domiciliari dai carabinieri perché ritenute a vario titolo
responsabili di minacce, lesioni aggravate e percosse con
l'aggravante di aver commesso i fatti con finalità di
discriminazione raziale e di odio etnico nazionale e razziale e
anche di avere commesso il fatto in più di cinque persone
utilizzando oggetti atti ad offendere.
Le ordinanze, emesse dal Gip del Tribunale di Catanzaro su
richiesta della Procura del capoluogo, sono state eseguite dai
militari della Compagnia Carabinieri di Soverato. I fatti
risalgono al luglio scorso quando i carabinieri avevano soccorso
la vittima, in Italia con permesso regolare, che era stato
aggredito violentemente dal suo datore di lavoro, titolare di
un'azienda di allevamento di ovini e bovini. Nella stessa
circostanza altri familiari dell'allevatore si sarebbero
accaniti sul giovane extracomunitario con pugni, calci, bastoni
e pietre, proferendo nei suoi confronti parole offensive e
minacciose. Temendo di essere denunciati, i presunti aggressori
lo avrebbero abbandonato sul selciato dopo avergli distrutto il
cellulare. A seguito delle lesioni riportate la vittima era
stata portata nell'ospedale di Soverato.
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