Era ai domiciliari dopo essere
stata arrestata per avere soggiogato una minorenne minacciandola
di sventure e sortilegi per ottenere denaro. Ma nonostante il
provvedimento restrittivo, M.E., di nazionalità serba,
continuava a minacciare la sua vittima tramite social. A
scoprirlo sono stati gli investigatori della Squadra mobile di
Cosenza che oggi hanno eseguito un provvedimento di aggravamento
della misura cautelare portando la donna in carcere. Il
provvedimento è stato emesso dal gip Salvatore Carpino su
richiesta della Procura di Cosenza diretta da Mario Spagnuolo.
Le indagini hanno permesso di ricostruire le ripetute
condotte poste in essere dalla donna che, attraverso i social
continuava a chiedere somme di denaro alla vittima, facendole
credere di essere vittima di "sortilegi" in grado di mettere a
rischio la sua vita e quella dei suoi familiari, asservendola
del tutto alle sue volontà. L'esperienza del personale della
terza Sezione "Reati contro la persona, reati contro i minori e
reati sessuali" della Mobile cosentina, ha consentito agli
investigatori di aiutare la minore a superare le paure che la
attanagliavano, inducendola a raccontare le vessazioni alla
quale era sottoposta. Per gli investigatori è stato così
possibile intervenire con tempestività raccogliendo gli elementi
utili a fare emettere il provvedimento di aggravamento della
misura cautelare.
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