/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Ndrangheta: sequestrati beni per 200 milioni

'Ndrangheta

'Ndrangheta: sequestrati beni per 200 milioni

Operazione "Scuderia", destinatari 3 imprenditori catanzaresi

CATANZARO, 06 maggio 2021, 15:50

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Beni per 200 milioni di euro sono stati sequestrati a scopo preventivo dalla Guardia di finanza di Catanzaro, coordinata dalla Dda del capoluogo calabrese, a tre imprenditori Antonio Lobello e i figli Giuseppe e Daniele destinatati a marzo scorso di misure cautelari perché indiziati, a vario titolo, nell'inchiesta denominata "Coccodrillo" di interposizione fittizia di beni, riciclaggio, autoriciclaggio.
    Tra i reati contestati a Lobello Giuseppe vi erano anche quelli di estorsione e di concorso esterno in associazione mafiosa. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catanzaro.
    Nell'ambito dell'inchiesta della Dda di marzo era stato disposto anche il sequestro di alcuni beni di fatto riconducibili ai tre imprenditori, anche se intestati a loro prestanome. Dagli accertamenti svolti è poi emerso che gli imprenditori, allo scopo di tutelare il patrimonio, avevano intestato fittiziamente alcune delle loro aziende a terzi soggetti prestanome, anche in considerazione dell'emissione, da parte della Prefettura di Catanzaro, delle interdittive antimafia che avevano colpito società riconducibili ai Lobello come Cal.Bi.In. srl., Cantieri Edili - Iniziativa 83 srl. e Strade sud srl. Dal complesso degli elementi acquisiti, anche attraverso verifiche documentali in ordine alle variazioni patrimoniali e societarie intercorse negli anni, corroborate da indagini, anche bancarie, è stata evidenziata l'esistenza di una sorta di "holding familiare". Il sequestro di oggi ha riguardato 110 fabbricati e 49 terreni ubicati nei territori di Catanzaro, Simeri Crichi, Settingiano, in provincia di Catanzaro, e Cirò Marina (Crotone), 67 automezzi, 5 motoveicoli, quote sociali relative a 13 aziende con sede a Catanzaro, Simeri Crichi e Firenze, complessi aziendali di 12 società operanti nel settore dell'edilizia pubblica e privata e aggiudicatarie di numerosi appalti pubblici, complesso aziendale di una società operante nel settore della ristorazione e diverse disponibilità bancarie e finanziarie, nonché la società proprietaria di un esteso cantiere per la produzione del calcestruzzo, ubicato nella frazione Lido di Catanzaro.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza