Per la prima volta dal 19
gennaio scorso in Calabria non si registrano vittime da Covid.
La volta precedente era stato il 25 ottobre. I decessi
dall'inizio della pandemia restano così fermi a 1.120. E che la
situazione sia in miglioramento sembra dimostrarlo anche il
numero dei nuovo positivi, "solo" 108 a fronte di 3.153 tamponi,
con un tasso di positività del 3,42%.
Prosegue anche il calo dei ricoverati in area medica con un
-9 e 347 degenti con un tasso di occupazione dei posti letto del
36% (-1). Crescono invece, di 3, i degenti in terapia intensiva,
con un tasso di occupazione del 17% (+2%). In forte calo anche
gli isolati a domicilio ed i casi attivi (-296) mentre crescono
di 404 i guariti.
Nonostante i dati positivi, ci sono ancora realtà dove il
virus non arretra. E' il caso di Ariola, frazione del comune di
Gerocarne con poche centinaia di abitanti, nel vibonese, da oggi
in "zona rossa". E' stato il sindaco di Gerocarne Vitaliano
Papillo a comunicarlo alla cittadinanza. La decisione fa seguito
ai 20 positivi accertati nella frazione. Dato che ha spinto
l'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia a "dichiarare
la zona rossa ad Ariola da oggi fino al 31 maggio.
Sono oltre 800 mila, intanto, le persone vaccinate in
Calabria. Un dato, è stato il commento del presidente ff della
Regione Nino Spirlì - che stamani ha visitato l'hub vaccinale di
Corigliano Rossano - che "mi riempie di orgoglio".
"È importante sottolineare - ha aggiunto Spirlì - come i
calabresi abbiano imparato a fidarsi di tutti i vaccini a
disposizione. Sono particolarmente soddisfatto per le scelte
fatte in questi mesi, non ultima quella di chiedere all'Esercito
di collaborare con la Protezione civile e le aziende sanitarie e
ospedaliere della regione. Da allora, ci sono stati pochissimi
disguidi e
stiamo viaggiando a grandi numeri, dai 15 ai 20mila vaccini al
giorno".
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