Il Museo Archeologico
Nazionale di Reggio Calabria partecipa a Bari alla
manifestazione "Restauro in Tour", edizione speciale del Salone
Internazionale del Restauro di Ferrara, con la presentazione del
restauro della Testa del Filosofo, che, insieme ai Bronzi di
Riace e alla Testa di Porticello, costituisce uno degli esempi
più alti della statuaria bronzea dell'età classica. Il restauro,
sostenuto mediante l'Art Bonus, si è svolto a Piazza Paolo Orsi,
in un "cantiere aperto" che ha offerto ai visitatori
l'opportunità di osservare il "dietro le quinte". Tre video
raccontano il contesto di ritrovamento; l'intervento di restauro
eseguito dalla ditta "Mantella Restauri Opere d'Arte"; lo studio
diagnostico, che ha visto la collaborazione del dipartimento di
Scienza Matematiche e Informatiche, Scienze Fisiche e della
Terra dell'Università di Messina e del Dipartimento di Biologia,
Ecologia e Scienze della Terra dall'Unical.
"Siamo orgogliosi di poter presentare i risultati di un
progetto complesso, frutto di un grande lavoro di squadra -
afferma il direttore del Museo, Carmelo Malacrino -. A partire
dai fondi utilizzati, messi a disposizione da un mecenate
calabrese tramite l'Art Bonus. Intorno al progetto si è
costituita un'èquipe multidisciplinare di ricerca e
d'intervento. Il restauro, affidato alla professionalità del
calabrese Giuseppe Mantella e del suo staff, si è svolto sotto
la supervisione dei funzionari restauratori e archeologi del
MArRC, che ringrazio per il continuo impegno. Sono certo che la
Testa del Filosofo, tornata a essere esposta nella sala dei
Bronzi, con questo intervento conservativo e di ricerca
scientifica assumerà anche una rinnovata forza attrattiva per il
grande pubblico".
"La Testa del Filosofo - afferma Barbara Fazzari, funzionario
restauratore - è tornata a essere esposta dopo un minuzioso
restauro che ha evidenziato come la collaborazione
multidisciplinare di varie professionalità possa condurre a
risultati tecnici e approfondimenti scientifici di notevole
interesse. Con queste iniziative si creano le opportunità per
mostrare anche il dietro le quinte del funzionamento del Museo,
in particolare le attività di catalogazione, studio e
conservazione".
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