Ventinove persone tra cui 24 di
nazionalità romena, bulgara e russa, sono stati denunciati in
stato di libertà a Cropalati, in provincia di Cosenza, dai
carabinieri con l'accusa di avere intascato illecitamente il
reddito di cittadinanza.
In particolare, i militari, partendo dall'esame degli elenchi
dei percettori forniti dall'Inps, hanno effettuato una serie di
verifiche sia documentali sia di riscontro negli indirizzi di
residenza degli indagati constatando l'irregolarità delle
dichiarazioni fornite. Quindici dei presunti furbetti, tutti di
provenienti dalla Romania, dopo aver dichiarato la residenza ed
aver attestato la permanenza decennale sul territorio nazionale,
una volta ottenuto il beneficio si sono resi irreperibili,
verosimilmente rientrati nel loro paese di origine. Per gli
altri quattordici, invece, sono state riscontrate irregolarità
nelle autocertificazioni trasmesse all'Istituto previdenziale,
quali ad esempio l'omessa comunicazione di modifiche inerenti lo
stato di famiglia e altro.
Le somme percepite indebitamente vanno da un minimo di alcune
centinaia di euro sino ad oltre sedicimila euro, per un danno
complessivo di oltre 149 mila euro. Oltre alla denuncia i
carabinieri hanno provveduto ad informare l'Inps allo scopo di
interrompere l'erogazione del sussidio e verificare le
condizioni per l'eventuale sospensione o revoca con recupero
delle cifre indebitamente percepite.
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