La Direzione distrettuale
antimafia di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per 24
persone imputate nell'inchiesta denominata "Farmabusiness"
incentrata sulla cosca Grande Aracri e i suoi presunti sodali
accusati di avere usato il denaro illecitamente acquisito dal
clan per investirlo nell'affare della vendita all'ingrosso dei
farmaci. L'udienza preliminare è stata fissata per il 29
ottobre.
Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, l'aggiunto
Vincenzo Capomolla e i sostituti Domenico Guarascio e Paolo
Sirleo hanno chiesto il processo per i componenti della cosca, e
per professionisti e politici tra i quali l'ex presidente del
consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini, di Fi,
accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di voto
di scambio politico mafioso. Le accuse mosse agli imputati sono,
a vario titolo, associazione di tipo mafioso, concorso esterno
in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale
politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di
provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento
fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e
violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.
Nell'inchiesta sono coinvolti anche i più stretti familiari
del boss Nicolino Grande Aracri: la moglie Giuseppina Mauro, la
figlia Elisabetta Grande Aracri, il fratello Domenico Grande
Aracri, il genero Giovanni Abramo.
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