E' stata caratterizzata da
un'accesa polemica tra il presidente facente funzioni della
Regione, Antonino Spirlì, e la candidata del centrosinistra alla
presidenza, Amalia Bruni, la giornata odierna di campagna
elettorale in Calabria in vista delle regionali del 3 e 4
ottobre. Uno scontro al fulmicotone in cui non si sono
risparmiati colpi bassi ed affermazioni quasi a livello di
ingiurie.
Ad aprire la contesa é stata Amalia Bruni, direttrice del Centro
di Neurogenetica di Lamezia Terme, che senza mezzi termini ha
accusato Spirlì di "incompetenza nella gestione della pandemia"
e di "incapacità in ambito sanitario, fino a diventare
addirittura pericoloso per la gente". La candidata ha fatto
riferimento, in particolare, al "mancato utilizzo dei 250
milioni di euro" per fronteggiare l'emergenza Covid. "Spirlì,
che nel frattempo ha cominciato a fare a scaricabarile con i
commissari - ha aggiunto la Bruni - è rimasto chiuso nella sua
'torre d'avorio' senza muovere un dito".
Spirlì, già designato per la vicepresidenza della Regione in
caso di vittoria di Roberto Occhiuto, candidato del
centrodestra, ha replicato con una dichiarazione fortemente
polemica. "La signora dei vetrini, becchìna del Pd in Calabria -
ha detto l'attuale presidente facente funzioni della Regione -
continua a vedere torri d'avorio dappertutto. Più o meno quelle
in cui è vissuta lei, inutilmente foraggiata da passate
amministrazioni compiacenti".
A stretto giro di posta é arrivata la controreplica della Bruni.
"Basta con chi guadagnando una barca di soldi, grazie a
consistenti indennità e stipendi, ha contribuito ad affossare la
Calabria. Nella 'Nuova Regione' non c'è posto per Spirli, che ha
responsabilità morali e materiali, per Occhiuto e per tutti
quelli che non hanno fatto niente per migliorare la situazione",
ha detto la candidata del centrosinistra, annunciando la sua
"volontà di rimettere le cose a posto" se dovesse essere eletta
presidente. "La Regione - ha aggiunto - dovrà essere al servizio
dei cittadini, per i quali bisognerà avere rispetto e grande
considerazione. È un mio impegno preciso. Metteremo in campo
forze nuove e competenti. Il 3 e il 4 ottobre togliamo la
Regione dalle mani di Spirlì e Occhiuto".
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