Un assistente della Polizia
penitenziaria in servizio nel carcere di Castrovillari è stato
aggredito da un detenuto che lo ha colpito con alcuni pugni al
volto procurandogli ferite giudicate guaribili in 10 giorni. Lo
denuncia in una nota il segretario nazionale del Sindacato
autonomo Polizia penitenziaria (Pol.Giust) Claudio Caruso.
"La situazione - afferma Caruso - sarebbe poi degenerata in
un pomeriggio caotico in tutto l'Istituto che ha visto impegnata
la Polizia penitenziaria sino a notte fonda per il ripristino
della regolare vita detentiva".
"Chiediamo al Ministro della Giustizia - afferma il
sindacalista - come possa essere tollerata la situazione del
carcere di Castrovillari. Il carcere è ormai senza agenti, un
carcere dove serve un ricambio generazionale totale. Per troppo
tempo questo istituto è stato dimenticato nelle graduatorie dei
trasferimenti. I detenuti con problemi psichiatrici aumentano
senza soluzione di continuità e la Polizia penitenziaria non è
preparata per la gestione di simili tipologie di detenuto. Serve
la razionalizzazione del personale, la formazione per simili
eventi fatta direttamente negli istituti dove si verificano le
criticità e servono protocolli operativi validi e conoscibili da
tutto il personale. Questo accade mentre ci sono personaggi
nuovi che vengono in carcere a parlare ai detenuti dei nuovi
modelli di carcere senza la Polizia penitenziaria. Stanno
passando messaggi sbagliati e bisognerebbe mettere ordine in
questo caos, di idee prima e di norme poi".
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