"C'è l'esigenza di costruire
una forte rete sociale che è veramente l'unico modo per arginare
fenomeni di violenza. Ciascuno di noi sindaci deve lavorare nei
propri territori per far aumentare nei giovani il livello di
percezione di disvalore di alcune azioni compiute che devono
essere condannate. Non è normale circolare la sera con una
pistola in tasca. Gesti come questi sono il preludio ad azioni
criminali e rappresentano l'humus della subcultura
'ndranghetistica". Lo ha detto il sindaco di Vibo Valentia,
Maria Limardo, nel suo intervento in occasione del Consiglio
comunale aperto convocato dopo il ferimento di un trentaduenne
nelle zone della movida ad opera di un ventenne nella notte tra
il 16 e il 17 ottobre.
La seduta è stata indetta, "per manifestare la ferma l'assoluta
condanna dei fatti e rilevare quanto sia "necessario far sentire
forte la voce del rispetto di quei principi di libertà,
democrazia e serena partecipazione alla vita pubblica".
All'iniziativa hanno partecipato amministratori, consiglieri
regionali, associazioni, la Chiesa, i dirigenti scolastici, i
vertici delle forze dell'ordine, il procuratore Camillo Falvo e
la parlamentare Dalila Nesci.
A giudizio di Falvo "se restiamo uniti e facciamo squadra questa
battaglia la possiamo vincere. Sono fiducioso. Dovete avere
fiducia, denunciare, perché adesso c'è uno spartiacque: o si va
avanti o si torna indietro. Questo è un momento particolare, ce
lo aspettavamo dopo 'l'ubriacatura di legalità'. Vibo non era
abituata, venivamo da un trentennio di controllo delle
organizzazioni criminali. Dopo la fase di liberazione ci si
aspettava che a distanza di un po' di tempo, due-tre anni, chi
faceva parte di quelle organizzazioni avrebbe cercato di
riorganizzarsi. Lo diciamo sempre: la criminalità organizzata
non la sconfiggiamo con le operazioni ne possiamo arrestare
quanti ne volete, poi ce ne saranno il doppio disposti a
prendere il loro posto". Il magistrato si è detto tuttavia
soddisfatto "della risposta che c'è stata con la manifestazione
organizzata da Libera e con questo Consiglio aperto. La comunità
deve cogliere questa occasione straordinaria, in cui la presenza
dello Stato non è mai stata così forte in tutta la Calabria".
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