Nel corso del 2020 i migranti
che vivono in Calabria sono diminuiti dello 0,5%, attestandosi a
fine anno a 102.887 unità. È quanto emerge dal dossier
statistico sull'immigrazione redatto dal centro studi e ricerche
Idos e presentato dalla ricercatrice Roberta Saladino, che lo ha
curato per la Calabria.
Una decrescita, ha spiegato la ricercatrice, che è dovuta anche
alle acquisizioni di cittadinanza italiana (1.706 rispetto ai
2.727 dell'anno precedente) e al numero di cancellazioni
anagrafiche per l'estero (484 nel 2020 e 1.432 nel 2019).
Riguardo il capitolo scuola in generale, la popolazione
studentesca in Calabria, già in calo da più di un quinquennio,
nell'anno scolastico 2019/2020 è diminuita ulteriormente di
oltre 4.700 unità. Flessione che ha interessato sia gli studenti
italiani che quelli stranieri. Più della metà degli studenti
stranieri, inoltre, proviene da soli quattro Paesi: Romania
(3.406), Marocco (2.820), India (686) e Albania (677).
Secondo i dati riferiti dal Ministero dell'Interno, i cittadini
non comunitari regolarmente soggiornanti in Calabria al 31
dicembre 2020 sono 42.611, di cui il 52,4% è composto da uomini.
La fascia d'età più numerosa è quella tra i 30 ed i 44 anni, che
rappresenta il 31,9% del totale.
In riferimento alla durata del permesso di soggiorno, il 52,7%
dei migranti in Calabria è titolare di un'autorizzazione di
lungo periodo, mentre il 47,3% ha un permesso a termine.
Per quanto riguarda il lavoro, infine, a fine 2020 gli occupati
in Calabria, sul piano generale, sono scesi a 527.050,
registrando un decremento rispetto al 2019 di oltre 23 mila
unità. Sia il contingente degli italiani che quello straniero
hanno registrato una diminuzione consistente, pari,
rispettivamente, a 17.281 ed a 6.192 unità, in buona parte
spiegabile con gli effetti della pandemia.
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