La Procura della
Repubblica di Reggio Calabria ha aperto un'inchiesta per
accertare eventuali reati nella vicenda della donna morta per
infarto a Villa San Giovanni e del tempo di un'ora e mezza,
secondo chi ha denunciato i fatti, impiegato dall'ambulanza per
raggiungere il luogo in cui si trovava la vittima.
La donna é deceduta prima dell'arrivo dell'ambulanza, chiamata
da un medico facente parte del gruppo di persone che avevano
tentato di strappare la donna alla morte. Il mezzo di soccorso,
tra l'altro, quando é giunto sul posto, non aveva il medico a
bordo.
A denunciare l'episodio è stato il medico, Salvatore Oriente,
che aveva chiamato l'ambulanza.
Il Procuratore della Repubblica, Giovanni Bombardieri, ed il pm
di turno hanno aperto un fascicolo per il momento contro ignoti.
Le indagini su quanto é accaduto sono state delegate alla
Polizia di stato, che ha avviato i primi accertamenti.
L'inchiesta, secondo quanto si é appreso, dovrà servire
principalmente ad accertare se ci sia stato un errore di
valutazione del caso da parte del Suem 118 o se quanto é
avvenuto sia stato determinato da una carenza di ambulanze e
personale sanitario a causa del quale non si riesce a garantire
un efficiente servizio di emergenza urgenza sul territorio.
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