I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla Dda di Catanzaro, hanno eseguito un'ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale del Catanzaro, nei confronti di 6 soggetti, tra imprenditori e tecnici, di cui 4 arrestati (tre in carcere e uno ai domiciliari), indagati a vario titolo per trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, corruzione in atti giudiziari, associazione per delinquere, frode nelle pubbliche forniture, con l'aggravante di aver agevolato associazioni di tipo mafioso in relazione fra l'altro, per i lavori di manutenzione straordinaria del ponte "Morandi" di Catanzaro e di un tratto della SS280 "dei Due Mari".
La Procura di Catanzaro ha disposto il sequestro, con facoltà d'uso, del viadotto "Bisantis", noto come ponte Morandi, e della galleria Sansinato sulla Statale 280 dei due mari, allo scopo di svolgere accertamenti di natura tecnica. Le persone coinvolte sono gli imprenditori Eugenio e Sebastiano Sgromo, rispettivamente di 52 e 55 anni, l'ispettore della Guardia di finanza Michele Marinaro (52), in carcere, e Rosa Cavaliere (54), collaboratrice posta ai domiciliari. Per altre due persone è stata disposta la misura dell'interdizione dall'esercizio delle attività professionali: Silvio Baudi, di 43, ingegnere, dipendente Anas, per sei mesi, e Gaetano Curcio di 42, geometra, per nove mesi. Gli imprenditori, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbero costituito delle società intestandole fittiziamente alla loro collaboratrice, pur mantenendone il controllo di fatto. Una di queste società, la Tank si è aggiudicata i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino del calcestruzzo del ponte Morandi e di rifacimento dei muri di contenimento di un tratto della Strada statale 280 "dei Due Mari". Il Gip ha anche disposto il sequestro preventivo di tre società di costruzione e di oltre 200mila euro quale profitto dei reati contestati.
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