La Direzione investigativa
antimafia, organismo interforze che proprio quest'anno festeggia
il trentennale della fondazione avvenuta nel 1991, nel distretto
di Catanzaro e Crotone ha fornito una mappa aggiornata della
geografia criminale con l'operazione "Profilo basso". La Dia,
composta da appartenenti provenienti dai ranghi di tutte le
forze dell'ordine, ha alimentato e permesso di riscontrare anche
altre indagini di polizia giudiziaria che hanno avuto sfogo nel
capoluogo e in provincia.
Le operazioni coordinate dalla Dda di Catanzaro, "Brooklyn" e
"Coccodrillo", sono state supportate dall'attività della Dia di
Catanzaro conosciuta come "Profilo basso" (giunta, nella fase
processuale in abbreviato, a 21 condanne su 24 posizioni) che ha
permesso di scoprire i nuovi interessi delle 'ndrine svelando
aspetti meno conosciuti della invasività della 'ndrangheta
altrettanto pericolosi perché tendenti a minare l'economica sana
del territorio, costituita da tanti onesti imprenditori.
L'aggiornamento sempre in corso della Dia sugli assetti
criminali in tutta Italia - all'organismo si deve la relazione
semestrale sull'andamento del fenomeno mafioso - e il contributo
offerto con le proprie investigazioni potrebbe offrire ancora
altri spunti e conferme, come appunto è avvenuto per la recente
operazione "Brooklyn".
La Sezione Operativa Dia di Catanzaro, insieme all'attività
investigativa e di intelligence, porta avanti anche operazioni
per l'aggressione dei patrimoni illeciti utilizzando tutti gli
strumenti offerti dalla normativa Antimafia. Recentemente ha
effettuato il sequestro di beni, per un valore di oltre un
milione di euro, ad un commercialista crotonese residente in
Emilia Romagna, condannato con sentenza passata in giudicato
nell'ambito dell'operazione "Aemilia".
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