"Interventi
immediati per la rimozione dei relitti abbandonati sulle spiagge
del crotonese". È quello che chiede il sindaco di Isola Capo
Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga in una lettera al ministro
della transizione ecologica, Roberto Cingolani, al quale chiede
di risolvere il problema della presenza di almeno dieci
imbarcazioni utilizzate per gli sbarchi e poi abbandonate -
alcune da diversi anni - lungo le coste tra Crotone ed Isola
Capo Rizzuto.
Alcuni di questi relitti si trovano anche nella zona A dell'Area
Marina protetta 'Capo Rizzuto' dove è vietata ogni forma di
attività compresa quella di fare il bagno. Tra queste
imbarcazioni c'è anche il veliero incagliatosi a Le Cannella a
bordo del quale si trovavano i migranti che lo scorso 3 novembre
sono stati salvati grazie al coraggioso intervento delle forze
dell'ordine e dei volontari della Croce rossa. L'iniziativa del
sindaco del comune calabrese nasce dalla costituzione di un
comitato cittadino che ha indetto per domenica 21 novembre un
sit-in proprio sulla spiaggia di Le Cannella dove si trovano due
dei dieci relitti. Nella lettera - inviata anche all'agenzia
delle Dogane, al presidente della Regione Calabria, al Prefetto,
al Questore ed al procuratore della Repubblica, all'Area marina
protetta, a Capitaneria di porto e Tenenza dei carabinieri -
Vittimberga spiega che "ad oggi sono ben dieci i relitti
spiaggiati che oltre a provocare ingenti danni ambientali in
piena Area Marina Protetta, a lungo termine possono anche
diventare pericolosi per bagnanti e passanti".
Si tratta di barche che non si riesce a rimuovere a causa di
procedure burocratiche complesse e che restando in balia delle
onde rilasciano nell'ambiente oli, carburanti e plastiche oltre
ad essere pericolose per la pubblica incolumità dei turistiche.
Da qui la richiesta di interventi immediati al fine di "tutelare
l'ecosistema del territorio ed evitare ingenti danni d'immagine,
considerando l'alta vocazione turistica del territorio".
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