Calabria in zona gialla e
pressione sulle strutture ospedaliere che non mostra di
allentare la presa. Sono dodici i nuovi ricoverati per il Covid,
che vanno ad aggiungersi ai cinque di ieri, nei reparti di area
medica (175); un ingresso in più anche in terapia intensiva
(21). Si allunga anche la striscia nera dei decessi: quattro in
più quelli registrati nelle ultime 24 ore che portano a 1.531 il
totale delle vittime dall'inizio della pandemia. Con 3.500
tamponi eseguiti, è in calo, come accade di norma a inizio
settimana per la conseguente diminuzione di tamponi, il dato dei
nuovi positivi,189.
Nessuno scossone particolare per la regione dopo il passaggio in
zona gialla a seguito degli effetti dell'entrata in vigore
dell'ordinanza firmata nei giorni scorsi dal ministro della
Salute Roberto Speranza sulla base del monitoraggio settimanale
che colloca la regione all'11,8% di occupazione in terapia
intensiva (contro la soglia del 10%) e al 16,8% in area medica
(contro la soglia del 15%). Il cambio di colore, i cui
provvedimenti principali erano stati già anticipati da
un'ordinanza del governatore della Regione Calabria Roberto
Occhiuto, non sembra avere modificato di molto l'atteggiamento
dei calabresi. A preoccupare infatti restano l'andamento dei
contagi in ulteriore crescita e la pressione sulle strutture
ospedaliere che seppure non paragonabile a periodi precedenti
non manca di destare apprensioni in vista delle festività
natalizie. Sul piano pratico, in zona gialla, vige l'obbligo
delle mascherine all'aperto oltre che in tutti i luoghi al
chiuso, compresi i mezzi di trasporto pubblico di qualsiasi
genere. Insomma, poche novità rispetto a quanto previsto per la
zona bianca dopo l'introduzione del Super Green Pass, la
certificazione rafforzata, in vigore dallo scorso 6 dicembre per
le attività di ristorazione o per le capienze di stadi, cinema,
teatri, palazzetti e discoteche.
Da aggiungere, in materia di controlli sull'inosservanza delle
disposizioni per il contrasto alla diffusione del Covid, che i
Nas, nell'ambito di un'attività svolta a livello nazionale,
hanno chiuso un locale pubblico in provincia di Reggio Calabria
risultato completamente abusivo.
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