È stato rinviato a
giudizio l'ex consigliere regionale Nicola Paris imputato con
l'accusa di corruzione nel processo "Inter Nos" nato da
un'inchiesta della Guardia di finanza, coordinata dalla Procura
di Reggio Calabria, sull'infiltrazione della 'ndrangheta negli
appalti dell'Azienda sanitaria provinciale. Lo ha deciso il gup
Giuseppina Candito al termine delle indagini preliminari
accogliendo la richiesta formulata dal procuratore Giovanni
Bombardieri e dai sostituti Walter Ignazitto, Giulia Scavello e
Marika Mastrapasqua.
Eletto alle regionali del 2020 con la lista dell'Udc e poi
transitato nel gruppo misto, Paris - secondo l'accusa - avrebbe
tentato di intervenire sull'ex presidente facente funzioni della
Regione Nino Spirlì, al fine di sollecitare il rinnovo
contrattuale per Giuseppe Corea, il direttore del settore
Gestione risorse economico-finanziarie dell'Asp reggina. Anche
quest'ultimo è imputato ma ha scelto il rito abbreviato.
Per Paris, difeso dagli avvocati Francesco Calabrese e Attilio
Parrelli, il processo inizierà il prossimo 8 marzo. Assieme a
lui sono stati rinviati a giudizio la maggior parte degli
imputati, circa una ventina, tra cui l'ex direttore generale
dell'Asp Rosanna Squillacioti, l'ex commissario Francesco Sarica
e la dirigente dell'ufficio Programmazione e Bilancio
dell'Azienda Angela Minniti, accusati di turbativa d'asta.
Solo alcuni imputati hanno scelto il rito abbreviato. Per loro
il processo riprenderà ad aprile sempre davanti al gup Candito.
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